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INTRASTAT ed extraterritorialità
Thread poster: Luciano Drusetta
Angie Garbarino
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Mah.. Jan 20, 2011

Stefano Papaleo wrote:
Al solito la chiarezza è una perfetta sconosciuta... oltre alla totale assurdità del tutto... nel 2011 dover chiedere autorizzazione per lavorare con l'estero è pazzesco.


Sta cosa mi sconvolge, non sono un avvocato ma... a me sembra anticostituzionale (visto che possono negare l'autorizzazione).


 
Manuela Dal Castello
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aspettate e vedrete... Jan 20, 2011

Prof. Angie G. wrote:

Stefano Papaleo wrote:
Al solito la chiarezza è una perfetta sconosciuta... oltre alla totale assurdità del tutto... nel 2011 dover chiedere autorizzazione per lavorare con l'estero è pazzesco.


Sta cosa mi sconvolge, non sono un avvocato ma... a me sembra anticostituzionale (visto che possono negare l'autorizzazione).


Io sono sconvolta anche perché mi sembra del tutto inutile, oltre che incostituzionale, anacronistico e dannoso (non ho capito: un ipotetico X avrebbe la possibilità di lavorare e provocare crescita economica, reddito e tutto quel che ne deriva e invece magari non ha il permesso di farlo perché la controparte abita in un altro stato - per assurdo da Ventimiglia non potrei andare a fare le pulizie in Francia, ma scherziamo?) quando poi parliamo di Unità Europea, di maniere di aumentare l'unione e l'interscambio tra paesi e quando le frontiere sono state di fatto abbattute e molte categorie professionali ragionano in termini di Europa se non di mondo.

(avete visto che bel periodo ho fatto? nientemeno che 108 parole, conteggio di word )

Comunque commentavo il fatto qualche giorno fa con mio marito, se le cose proseguono come qualcuno si augura tra un po' sarà necessario il passaporto perché io, veneta, possa avere un cliente in Toscana... non oso pensare se vorrò avere un cliente in Campania...
Scherzo... però non mi stupirei proprio tanto.

Domani sento di nuovo il commercialista, se ho novità vi dico.

Manuela


 
Giuseppe C.
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Secondo me no Jan 21, 2011

Valentina_D wrote:

Ciao a tutti,

dall'ultimo documento che avete postato pare che dall'obbligo di questa nuova dichiarazione siano esentate le partite Iva aperte prima del maggio 2010 (salvo in caso di mancata presentazione degli elenchi ecc ecc.). Tuttavia non mi è chiaro se l'esenzione riguardi solo la prestazione di servizi, ma l'obbligo resti per l'acquisto di beni. In pratica: si deve comunque presentare questa nuova dichiarazione anche solo se si intendono acquistare beni da fornitori UE? In particolare, personalmente non sono soggetta alla presentazione degli Intra, quindi, e in considerazione dell'esenzione di cui sopra, non dovrei presentare questa dichiarazione per le prestazioni di servizi a clienti UE. Sono tenuta invece a farlo per l'acquisto di beni dall'UE?
Sinceramente più leggo più la questione mi pare nebulosa.

Grazie a chi saprà rispondere.

ciao
V.


Leggendo i provvedimenti in questione e la legislazione di riferimento, a mio parere se tu hai aperto la partita IVA prima del 31 maggio 2010, hai scelto al momento opportuno di rientrare nel regime dei minimi, ti sei attenuta e continui ad attenerti agli obblighi relativi alle dichiarazioni Intrastat, ossia, se sei fornitrice di traduzioni, a quello di dichiarare gli acquisti di servizi e beni a te forniti da soggetti passivi ai fini IVA che operano nel territorio UE, Italia esclusa e hai versato l'IVA dovuta con tanto di F24 con il codice relativo al mese corretto per tali acquisti entro il 16 del mese successivo all'acquisto, in quanto aderente al regime dei contribuenti minimi e non avente diritto alla rivalsa dell'IVA, non hai nessun obbligo di chiedere il permesso di operare nel territorio UE, perché risulti già automaticamente inserita nel database delle partite IVA comunitarie, salvo tua esplicita rinuncia oppure revoca da parte dell'Agenzia delle Entrate in caso di controlli e accertamenti che facessero loro ritenere che tu non sia un operatore affidabile, con diritto da parte tua di fare ricorso contro tale revoca.

Mi pare invece chiaro, che chi ha aperto una partita IVA in data successiva o intenda aprirla, se intende operare anche a livello intraeuropeo, contribuente minimo o non minimo, è tenuto a richiedere l'autorizzazione in questione in modo da sottoporsi agli accertamenti imposti dal regolamento CE di riferimento che ha comportato l'emanazione di questa ulteriore vessazione a carico dei lavoratori autonomi per colpa della pigrizia, dell'abulia e dell'eterno ritardo con cui le varie nazioni dovrebbero mettere insieme questa benedetta Unione Europea. Ritardi che, guarda caso, per quanto riguarda la moneta unica non si sono verificati, ma in quel caso a dettare legge erano tutte le banche e gli enti proprietari (INPS inclusa) delle varie banche centrali nazionali diventate poi azioniste della BCE.


 
Silvia Prendin
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Umorismo italiano Jan 22, 2011

Valentina_D wrote: loro sono un call center generico e non possono fornire interpretazioni delle norme, ma solo indicare quali sono i riferimenti normativi.....


Bellissima questa.

Riformulo: "Noi scriviamo le norme...ma cosa vogliano dire non è di nostra competenza..."


 
Valentina_D
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risposte Jan 24, 2011

@ Giuseppe:il tuo ragionamento non fa una piega e a logica direi che è così, tuttavia alla mia obiezione nel corso della telefonata con l'addetta del call center che non si può risultare inadempienti per un obbligo che non si ha, la stessa mi ha detto che la norma non esclude espressamente coloro che non sono tenuti a presentare gli Intrastat...
Sicuramente nel Vies ci sono, avendo aperto partita Iva nel 2003 ed avendo per anni lavorato quasi esclusivamente con l'estero in regime ordin
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@ Giuseppe:il tuo ragionamento non fa una piega e a logica direi che è così, tuttavia alla mia obiezione nel corso della telefonata con l'addetta del call center che non si può risultare inadempienti per un obbligo che non si ha, la stessa mi ha detto che la norma non esclude espressamente coloro che non sono tenuti a presentare gli Intrastat...
Sicuramente nel Vies ci sono, avendo aperto partita Iva nel 2003 ed avendo per anni lavorato quasi esclusivamente con l'estero in regime ordinario (e solo negli ultimi anni nei minimi in seguito a maternità), il punto è se, in assenza della presentazione della richiesta, ne verrei invece esclusa...
Comunque, ho dovuto decidere in fretta e alla fine l'ho presentata. Se non era dovuta, non dovrebbe cambiare nulla, se era dovuta allora ho rispettato la scadenza (che è il 29 gennaio).

@ Silvia: ho volutamente evitato qualunque commento perché la situazione è appunto incommentabile, volendo rispettare le regole del forum
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Manuela Dal Castello
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cattive notizie... Jan 27, 2011

Non che mi aspettassi niente di buono, in questi giorni se guardo fuori dalla finestra vedo buio anche se splende il sole....
Devo avere la conferma definitiva, che avrò nel pomeriggio, ma al 99% sembra (eufemismo)che anche chi è nel regime dei minimi DEBBA chiedere il famigerato permesso per compravendite intracomunitarie e DI CONSEGUENZA essere anche soggetto a dichiarazione intra.

Meno male che abbiamo un m
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Non che mi aspettassi niente di buono, in questi giorni se guardo fuori dalla finestra vedo buio anche se splende il sole....
Devo avere la conferma definitiva, che avrò nel pomeriggio, ma al 99% sembra (eufemismo)che anche chi è nel regime dei minimi DEBBA chiedere il famigerato permesso per compravendite intracomunitarie e DI CONSEGUENZA essere anche soggetto a dichiarazione intra.

Meno male che abbiamo un ministro per la semplificazione, vi immaginate se non ce l'avessimo che caos ci sarebbe?

... stavo per scrivere "immaginate che lupanare" ma viste le ultime cronache giudiziarie voglio astenermi dalle discussioni "allupate" che porterebbero a ben poco di utile...

Manuela
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Manuela Dal Castello
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confermo :-( Jan 27, 2011

Richiesta di iscrizione obbligatoria al VIES, quindi richiesta di poter lavorare con controparti intraeuropee... e obbligo di presentazione Intrastat per acquisti e per vendite.
Scusate l'ora... e vi ricordo che il famigerato documento deve essere presentato domani all'agenzia delle entrate competente.

Se può essere una (magra) consolazione, il commercialista ha detto che hanno protestato anche loro, come categoria, per un adempimento tanto stupido che non serve ad altro che
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Richiesta di iscrizione obbligatoria al VIES, quindi richiesta di poter lavorare con controparti intraeuropee... e obbligo di presentazione Intrastat per acquisti e per vendite.
Scusate l'ora... e vi ricordo che il famigerato documento deve essere presentato domani all'agenzia delle entrate competente.

Se può essere una (magra) consolazione, il commercialista ha detto che hanno protestato anche loro, come categoria, per un adempimento tanto stupido che non serve ad altro che a complicare le già complicate faccende fiscali.

Manuela
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Valentina_D
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beni o servizi? Feb 3, 2011

ciao Manuela,

grazie per aver indagato. Si conferma quanto sostenuto dal mio commercialista, il quale, però mi ha sempre detto che tale richiesta va presentata per l'acquisto/vendita di beni (anche l'addetta del call center ha parlato sempre e solo di beni) e non anche per la prestazione di servizi, quindi non ha legato questa richiesta all'obbligo conseguente di presentazione degli Intrastat anche per la prestazione di servizi (parlo ovviamente sempre di regime dei minimi). L'obbl
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ciao Manuela,

grazie per aver indagato. Si conferma quanto sostenuto dal mio commercialista, il quale, però mi ha sempre detto che tale richiesta va presentata per l'acquisto/vendita di beni (anche l'addetta del call center ha parlato sempre e solo di beni) e non anche per la prestazione di servizi, quindi non ha legato questa richiesta all'obbligo conseguente di presentazione degli Intrastat anche per la prestazione di servizi (parlo ovviamente sempre di regime dei minimi). L'obbligo di presentazione degli Intrastat per la compravendita di beni, infatti, già esisteva.
Comunque ho fatto bene a presentare la domanda perché non risultavo iscritta al Vies (ho controllato grazie al link postato da Gianni, che ringrazio).

ciao
Valentina
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Silvia Prendin
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Autorizzazione Feb 3, 2011

Valentina_D wrote:
Si conferma quanto sostenuto dal mio commercialista, il quale, però mi ha sempre detto che tale richiesta va presentata per l'acquisto/vendita di beni (anche l'addetta del call center ha parlato sempre e solo di beni) e non anche per la prestazione di servizi, quindi non ha legato questa richiesta all'obbligo conseguente di presentazione degli Intrastat anche per la prestazione di servizi (parlo ovviamente sempre di regime dei minimi). L'obbligo di presentazione degli Intrastat per la compravendita di beni, infatti, già esisteva.
Confermo anch'io questa tesi. Anche se devo ammettere che secondo me con queste nuove normative gli studi commercialisti sono andati un po' in palla...
Tra averla e non averla, sempre meglio averla (pura filosofia occidentale).


 
Rita D'Ettorre
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di nuovo sul VIES Feb 19, 2011

Buongiorno e scusate se riprendo di nuovo questo filone. Ho appena ricevuto anch'io comunicazione dal commercialista sulla necessità di iscrizione al VIES. Non l'ho ancora fatto perché non ho mai finora fatturato a soggetti non residenti in Italia e ora che ho una fattura pronta da emettere per un'azienda di uno stato UE scopro di dovermi prima iscrivere.

Ho un altro dubbio ancora sulla questione dell'iscrizione al VIES.

Con questa nuova normativa quindi, un soggetto
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Buongiorno e scusate se riprendo di nuovo questo filone. Ho appena ricevuto anch'io comunicazione dal commercialista sulla necessità di iscrizione al VIES. Non l'ho ancora fatto perché non ho mai finora fatturato a soggetti non residenti in Italia e ora che ho una fattura pronta da emettere per un'azienda di uno stato UE scopro di dovermi prima iscrivere.

Ho un altro dubbio ancora sulla questione dell'iscrizione al VIES.

Con questa nuova normativa quindi, un soggetto residente in Italia ma SENZA partita IVA non può più vendere servizi ad aziende estere?
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Marila Tosi
Marila Tosi  Identity Verified
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Prove....... Feb 23, 2011

Punto 1: ho provato a inserire un numero di partita iva (del proz) che in teoria sarebbe europeo, come scritto sulla fattura, e il software online dell'agenzia delle dogane non lo accetta e dice che non è valido.

Punto 2: ho provato a cercare alcuni numeri di partita iva di clienti europei nel sito dell'agenzia delle entrate (pagina per il controllo delle partite iva europee) e dice che il formato non è valido. Ci credo, ci sono o un numero in meno o uno in più...

Pr
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Punto 1: ho provato a inserire un numero di partita iva (del proz) che in teoria sarebbe europeo, come scritto sulla fattura, e il software online dell'agenzia delle dogane non lo accetta e dice che non è valido.

Punto 2: ho provato a cercare alcuni numeri di partita iva di clienti europei nel sito dell'agenzia delle entrate (pagina per il controllo delle partite iva europee) e dice che il formato non è valido. Ci credo, ci sono o un numero in meno o uno in più...

Provate anche voi e ci aggiorniamo.......

Mari
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Manuela Dal Castello
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è il sistema non collegato Feb 24, 2011

Marila Tosi wrote:

Punto 1: ho provato a inserire un numero di partita iva (del proz) che in teoria sarebbe europeo, come scritto sulla fattura, e il software online dell'agenzia delle dogane non lo accetta e dice che non è valido.

Punto 2: ho provato a cercare alcuni numeri di partita iva di clienti europei nel sito dell'agenzia delle entrate (pagina per il controllo delle partite iva europee) e dice che il formato non è valido. Ci credo, ci sono o un numero in meno o uno in più...

Provate anche voi e ci aggiorniamo.......

Mari


A me risulta che sia il sistema a non essere collegato, non i numeri di partita IVA a non essere corretti.
Non so da quale sito tu abbia fatto la prova, se vai a questo
http://www1.agenziaentrate.gov.it/servizi/vies/vies.htp indicano come deve essere composto il numero che vuoi controllare (ad es. se scegli "Italia" indica che la PI deve essere composto da "un blocco di 11 cifre", se scegli "Lituania" deve essere un blocco di 9 o 12 cifre ecc.).
AVevo guardato anche due giorni fa, per curiosità, e ti confemo che il collegamento con il sistema italiano è sempre "non disponibile" (anche provando da siti non italiani, perché quando sono curiosa lo sono davvero, ad esempio: http://ec.europa.eu/taxation_customs/vies/).

NO COMMENT

Manuela


 
2GT
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Manutenzione servizio VIES Feb 24, 2011

Manuela Dal Castello:
AVevo guardato anche due giorni fa, per curiosità, e ti confemo che il collegamento con il sistema italiano è sempre "non disponibile" (anche provando da siti non italiani, perché quando sono curiosa lo sono davvero, ad esempio: http://ec.europa.eu/taxation_customs/vies/).


Infatti il sito dell'ADE riporta: "Per interventi tecnici il servizio di Controllo delle partite Iva comunitarie non sarà disponibile per il giorno 24 febbraio 2011 dalle ore 8.00 fino alle 18.00. Ci scusiamo per il disagio."

Marila Tosi:
Punto 1: ho provato a inserire un numero di partita iva
(del proz) che in teoria sarebbe europeo, come scritto sulla
fattura, e il software online dell'agenzia delle dogane non
lo accetta e dice che non è valido.


La p. IVA di Proz.com è un numero di regime speciale (ha un prefisso EU) per i fornitori extracomunitari che operano in UE.

In questo caso non si inserisce l'operazione nell'Intrastat (vedi anche http://bit.ly/erUN7z ).

Ciao!
Gianni


 
Antonella Berardi
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Procedura? Feb 24, 2011

Perdonatemi per quello che sto per chiedervi ma il mio commercialista è latitante e pare che non sia per niente esperto in materia... è il secondo commercialista che cambio, chissà se prima o poi troverò quello giusto

Io ho aperto partita iva (regime minimi) lo scorso ottobre e volevo sapere cosa fare per poter accedere al Vies, dato che non risulto iscritta. Posso recarmi personalmente all'Agenzia delle entrate e c
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Perdonatemi per quello che sto per chiedervi ma il mio commercialista è latitante e pare che non sia per niente esperto in materia... è il secondo commercialista che cambio, chissà se prima o poi troverò quello giusto

Io ho aperto partita iva (regime minimi) lo scorso ottobre e volevo sapere cosa fare per poter accedere al Vies, dato che non risulto iscritta. Posso recarmi personalmente all'Agenzia delle entrate e chiedere informazioni a loro?
Premetto che al momento non devo emettere alcuna fattura verso l'estero, né prevedo di farlo per il prossimo mese, ma dato che la scadenza è il 28 febbraio e il mio commercialista non si fa trovare, ho pensato di muovermi da sola.
Grazie alle anime pie che mi risponderanno
Antonella
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Manuela Dal Castello
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sei già a posto Feb 24, 2011

Antonella Berardi wrote:

Io ho aperto partita iva (regime minimi) lo scorso ottobre e volevo sapere cosa fare per poter accedere al Vies, dato che non risulto iscritta. Posso recarmi personalmente all'Agenzia delle entrate e chiedere informazioni a loro?
Premetto che al momento non devo emettere alcuna fattura verso l'estero, né prevedo di farlo per il prossimo mese, ma dato che la scadenza è il 28 febbraio e il mio commercialista non si fa trovare, ho pensato di muovermi da sola.
Grazie alle anime pie che mi risponderanno
Antonella


Da maggio 2010 hanno aggiunto nel modulo di richiesta una casella barrando la quale si è iscritti automaticamente. Quindi aspetta che finisca la manutenzione citata da Gianni (io avevo guardato anche la settimana scorsa e due giorni fa e avvisi non ne ho visti, ma io sono notoriamente malfidente - stavo per scrivere qualcos'altro) e controlla per scrupolo, ma credo che tu sia già a posto.
Se non sei autorizzata, basta presentare domanda - anche via raccomandata AR - all'ufficio delle entrate.

Manuela


 
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