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INTRASTAT ed extraterritorialità
Thread poster: Luciano Drusetta
Zea_Mays
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@ Angie Jan 13, 2011

Non credo proprio che valga per chi già è titolare di partita IVA - vari riscontri in rete lasciano piuttosto supporre un obbligo da parte di chi intenda iniziare un'attività, quindi la richiesta andrebbe fatta al momento dell'apertura della partita IVA, ed una sola volta. Le sanzioni citate dal tuo commercialista dovrebbero poi riguardare la mancata o non veritiera comunicazione delle "operazioni rilevanti ai fini IVA" oltre i 3000 euro.
Se ho capito bene comunque non c'è anco
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Non credo proprio che valga per chi già è titolare di partita IVA - vari riscontri in rete lasciano piuttosto supporre un obbligo da parte di chi intenda iniziare un'attività, quindi la richiesta andrebbe fatta al momento dell'apertura della partita IVA, ed una sola volta. Le sanzioni citate dal tuo commercialista dovrebbero poi riguardare la mancata o non veritiera comunicazione delle "operazioni rilevanti ai fini IVA" oltre i 3000 euro.
Se ho capito bene comunque non c'è ancora stato il decreto di attuazione.

Vedi ad es. qui:
http://www.ipsoa.it/Opinione/Fisco/comunicazione_telematica_delle_operazioni_iva_id1002431_art.aspx
http://www.ipsoa.it/Opinione/Fisco/comunicazione_telematica_delle_operazioni_iva_id1002432_art.aspx
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Luciano Drusetta
Luciano Drusetta
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Sarò capatosta, ma i dubbi restano Jan 13, 2011



Estrapolo: Il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate chiarirà probabilmente se le prestazioni di servizi effettuate nei confronti di soggetti passivi comunitari saranno oggetto di comunicazione telematica, considerato che pur essendo qualificate operazioni “escluse” da IVA sono soggette all’obbligo della fatturazione.

Sbaglio o nella mia ignoranza questo può teoricamente significare che, siccome noi abbiamo Partita IVA (no minimi) e fatturiamo eventuali traduzioni per ditte comunitarie dotate di Partita IVA in regime di "esclusione da IVA", c'è la possibilità che tali operazioni siano escluse dall'obbligo di compilazione dell'Intrastat anche se non siamo nel regime dei minimi?

Luciano

[Modificato alle 2011-01-13 10:45 GMT]

[Modificato alle 2011-01-13 10:46 GMT]


 
Zea_Mays
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@ Luciano Jan 13, 2011

Il mio intervento riguardava la domanda posta da Angie.
Tali nuove disposizioni comunque - sempre se ho capito bene - prevedono la comunicazione di dati che vanno ad _aggiungersi_ fra le altre cose a quelle Intrasat. Poi si vedrà cosa inventeranno ancora...


 
Sandra Bertolini
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@ Angie Jan 14, 2011

In risposta alla richiesta di Angie condivido questo articolo http://bit.ly/ftqz9O apparso su Fisco Oggi pubblicato il 29/12/2010 dove si spiega chi deve richiedere questa autorizzazione.

Rimane ancora un punto oscuro nella frase "per gli operatori che, invece, hanno aperto partita Iva prima del 31 maggio 2010, l’esclusione dal Vies è prevista per la mancata presentazione degli elenchi riepilogativi
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In risposta alla richiesta di Angie condivido questo articolo http://bit.ly/ftqz9O apparso su Fisco Oggi pubblicato il 29/12/2010 dove si spiega chi deve richiedere questa autorizzazione.

Rimane ancora un punto oscuro nella frase "per gli operatori che, invece, hanno aperto partita Iva prima del 31 maggio 2010, l’esclusione dal Vies è prevista per la mancata presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni, delle prestazioni di servizi e degli acquisti intracomunitari di beni e servizi negli anni 2009 e 2010, oppure per il mancato adempimento degli obblighi dichiarativi Iva per il 2009." Oscuro nel senso che anch'io attendo delucidazioni in merito alla supposta presentazione degli elenchi per l'anno 2009, visto che noi non avevamo tale obbligo prima del 2010.

Spero comunque che l'articolo sia di aiuto in questa giungla di nuove disposizione e di nuovi obblighi burocratici...

Buona giornata

Sandra

Prof. Angie G. wrote:

"Con decreto legge 78/2010 per tutti coloro che hanno intenzione di effettuare acquisti o vendite di beni o servizi con operatori intracomunitari scatta l'obbligo di richiedere l'autorizzazione all'Agenzia delle Entrate per le operazioni intracomunitarie. Questa autorizzazione deve essere richiesta almeno 30 giorni prima dell'eventuale operazione intracomunitaria pena una sanzione da 258,00 a 2.065,00 euro."

Hai qualche link per questo? Scusami se approfitto ma non posso credere ad occhi chiusi a quello che mi dice (e cambierò), se leggessi coi miei occhi sare più tranquilla.

Grazie ancora:)


[Edited at 2011-01-11 21:12 GMT]
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Manuela Dal Castello
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un articolo chiaro... Jan 14, 2011

Sandra Bertolini wrote:

In risposta alla richiesta di Angie condivido questo articolo http://bit.ly/ftqz9O apparso su Fisco Oggi pubblicato il 29/12/2010 dove si spiega chi deve richiedere questa autorizzazione.

Rimane ancora un punto oscuro nella frase "per gli operatori che, invece, hanno aperto partita Iva prima del 31 maggio 2010, l’esclusione dal Vies è prevista per la mancata presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni, delle prestazioni di servizi e degli acquisti intracomunitari di beni e servizi negli anni 2009 e 2010, oppure per il mancato adempimento degli obblighi dichiarativi Iva per il 2009." Oscuro nel senso che anch'io attendo delucidazioni in merito alla supposta presentazione degli elenchi per l'anno 2009, visto che noi non avevamo tale obbligo prima del 2010.

Spero comunque che l'articolo sia di aiuto in questa giungla di nuove disposizione e di nuovi obblighi burocratici...



Grazie mille Sandra, l'articolo è molto più chiaro di quelli che avevo trovato io e che proprio per la loro fumosità o incompletezza non ho inviato.

Sul punto oscuro che sollevi, in effetti da quanto ho capito la sorte di chi non aveva tale obbligo non è chiara nemmeno al legislatore. Si può supporre che, visto che in pratica chi non lo doveva presentare non ha commesso illeciti non presentandolo, sia esentato dal dover seguire nuove procedure formali ecc. ma visto l'andazzo non ci conto troppo.
Devo dire però che al giorno d'oggi mi sembra talmente illogico "chiedere il permesso" di eseguire operazioni intracomunitarie da farmi dubitare che l'anno nuovo sia il 2011 anziché, che so, il 1611.
L'unico fatto positivo sarebbe che qualcuno dovrebbe chiedere la "patente" del proprio re per fare il "corsaro"

Manuela


 
Anne Jackson
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Per essere certa... Jan 14, 2011

Scusate se rifaccio le stesse domande, ma la settimana prossima devo vedere il commercialista e voglio andare convinta di quello che dico.

Ho il regime dei minimi, e voglio collaborare con dei clienti all'estero (Europei e non) - lo posso fare?
Lui mi dice di no...ma mi sembra assurda.

Grazie per qualsiasi aiuto.

Anne


 
Silvia Prendin
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Spiegazione dovuta Jan 14, 2011

Anne Jackson wrote:
Ho il regime dei minimi, e voglio collaborare con dei clienti all'estero (Europei e non) - lo posso fare?
Lui mi dice di no...ma mi sembra assurda.
Anche a me! Ti ha detto per quale motivo?


 
Manuela Dal Castello
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esteri e minimi, di nuovo - di nuovo - di nuovo: Sì sì sì Jan 14, 2011

Sperando di non infrangere regole, copio qui la risposta che una collega ha ricevuto dall'agenzia delle entrate alla domanda precisa "un traduttore che lavora con l'estero può rientrare nel regime dei minimi?"
Risposta: "premesso che in generale le prestazioni di interpreti e traduttori possono
considerarsi fiscalmente "servizi", relativamente al quesito relativo alla
possibilità di adesione al regime dei minimi partecipiamo quanto segue.
Come chiarito dalla Circolare
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Sperando di non infrangere regole, copio qui la risposta che una collega ha ricevuto dall'agenzia delle entrate alla domanda precisa "un traduttore che lavora con l'estero può rientrare nel regime dei minimi?"
Risposta: "premesso che in generale le prestazioni di interpreti e traduttori possono
considerarsi fiscalmente "servizi", relativamente al quesito relativo alla
possibilità di adesione al regime dei minimi partecipiamo quanto segue.
Come chiarito dalla Circolare n. 13/E/2008 punto 1.12, l'effettuazione di
prestazioni per le quali non sussiste ai fini dell'IVA il requisito della
territorialità (come è il caso del prestatore residente in Italia e del
committente non residente nel territorio dello stato così anche disposto
dall'art 7 ter DPR 633/72 - casistica analoga alla descrizione del quesito -
) non precludono al contribuente l'accesso al regime dei minimi.
La disposizione dell'articolo 1, comma 96, della legge finanziaria per il
2008, infatti, preclude l'accesso al regime dei minimi ai soggetti che
abbiano effettuato cessioni all'esportazione, ovvero, secondo quanto
precisato dal D.M. del 2 gennaio 2008, le operazioni di cui agli articoli 8,
8-bis, 9, 71 e 72 del DPR n. 633/1972.
Nulla detta norma dispone in relazione alle operazioni di cui all'articolo
7 del medesimo decreto.
Resta inteso che i compensi derivanti dalle operazioni in questione rilevano
ai fini della verifica del limite dei 30.000 euro di ricavi, superato il
quale è precluso l'accesso al regime dei minimi´.
Come detto quindi ed infine si ritiene che la prestazione descritta in
quesito non rientri tra quelle di cui agli articoli 8, 8-bis, 9, 71 e 72
del D.P.R. n. 633/1972 e che pertanto consenta l'accesso al regime dei
minimi."
Penso che più preciso di così sia difficile. Rimane aperta l'altra questione sul "permesso di lavoro in ambito CE" - non solo per chi è "minimo" ma per chi non ha presentato certi documenti negli anni scorsi.
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Anne Jackson
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Grazie Manuela Jan 15, 2011

Grazie mille! Vedo se questo lo convince.

Davvero grazie, purtroppo non riesco mai a decifrare le regole.

Anne


 
Giuseppe C.
Giuseppe C.  Identity Verified
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Commercialisti? Che tristezza! Jan 17, 2011

Anne Jackson wrote:

Scusate se rifaccio le stesse domande, ma la settimana prossima devo vedere il commercialista e voglio andare convinta di quello che dico.

Ho il regime dei minimi, e voglio collaborare con dei clienti all'estero (Europei e non) - lo posso fare?
Lui mi dice di no...ma mi sembra assurda.

Grazie per qualsiasi aiuto.

Anne




Ma come è possibile che certe persone si fregino del titolo di commercialista e non siano in grado di leggere un paio di circolari dell'Agenzia delle Entrate?

Chissà perché mai per questi signori il regime dei minimi dovrebbe impedire di lavorare con clienti esteri! Il regime dei minimi è semplicemente un regime fiscale e non un regime di segregazione commerciale nel territorio Italiano.

Per chiarezza:

Con il regime dei minimi si può lavorare con chiunque, privato o meno e residente ovunque, anche al Polo Nord.
Con il regime dei minimi, chi fornisce servizi, non è tenuto a presentare la dichiarzione Intrastat tranne per i beni e i servizi acquistati da soggetti passivi ai fini IVA con sede nel territorio dell' UE.

Possibile che esistano ancora commercialisti così asini dopo tutti i chiarimenti forniti a dall'Agenzia delle Entrate?

In particolare, quando si effettuano acquisti di beni e servizi, occorre integrare la fattura di acquisto (ossia scriverci sopra che occorre aggiungervi il 20% di IVA) e versare la relativa IVA entro il 16 del mese successivo all'acquisto utilizzando le stesse modalità con cui gli appartenenti al regime IVA ordinario versano mensilmente l'IVA e compilare l'elenco Intrastat del trimestre in questione.


 
Valentina_D
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dubbi Jan 19, 2011

Ciao a tutti,

dall'ultimo documento che avete postato pare che dall'obbligo di questa nuova dichiarazione siano esentate le partite Iva aperte prima del maggio 2010 (salvo in caso di mancata presentazione degli elenchi ecc ecc.). Tuttavia non mi è chiaro se l'esenzione riguardi solo la prestazione di servizi, ma l'obbligo resti per l'acquisto di beni. In pratica: si deve comunque presentare questa nuova dichiarazione anche solo se si intendono acquistare beni da fornitori UE? In pa
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Ciao a tutti,

dall'ultimo documento che avete postato pare che dall'obbligo di questa nuova dichiarazione siano esentate le partite Iva aperte prima del maggio 2010 (salvo in caso di mancata presentazione degli elenchi ecc ecc.). Tuttavia non mi è chiaro se l'esenzione riguardi solo la prestazione di servizi, ma l'obbligo resti per l'acquisto di beni. In pratica: si deve comunque presentare questa nuova dichiarazione anche solo se si intendono acquistare beni da fornitori UE? In particolare, personalmente non sono soggetta alla presentazione degli Intra, quindi, e in considerazione dell'esenzione di cui sopra, non dovrei presentare questa dichiarazione per le prestazioni di servizi a clienti UE. Sono tenuta invece a farlo per l'acquisto di beni dall'UE?
Sinceramente più leggo più la questione mi pare nebulosa.

Grazie a chi saprà rispondere.

ciao
V.
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Manuela Dal Castello
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un sì e un non so Jan 19, 2011

Valentina_D wrote:

In pratica: si deve comunque presentare questa nuova dichiarazione anche solo se si intendono acquistare beni da fornitori UE?


Questo purtroppo è ancora nelle nebbie anche per me.

In particolare, personalmente non sono soggetta alla presentazione degli Intra, quindi, e in considerazione dell'esenzione di cui sopra, non dovrei presentare questa dichiarazione per le prestazioni di servizi a clienti UE. Sono tenuta invece a farlo per l'acquisto di beni dall'UE?

Sì, per l'acquisto di qualsiasi cosa da paesi UE devi presentare INTRA. Almeno in teoria, per tutti gli acquisti, non c'è una soglia minima, quindi anche se compri libri da Amazon UK, però senti il commercialista che ti segue perché vedo che qualcuno ha idee "varie" in merito.
Manuela


 
Valentina_D
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grazie Jan 19, 2011

Manuela Dal Castello wrote:

Sì, per l'acquisto di qualsiasi cosa da paesi UE devi presentare INTRA. Almeno in teoria, per tutti gli acquisti, non c'è una soglia minima, quindi anche se compri libri da Amazon UK, però senti il commercialista che ti segue perché vedo che qualcuno ha idee "varie" in merito.
Manuela


Grazie Manuela delle risposte. Su quest'ultimo punto, forse non mi sono espressa bene io. So che per l'acquisto di qualsiasi bene da fornitori UE va presentata la dichiarazione Intra (obbligo che vigeva già prima dell'estensione alla prestazione di servizi), ma non mi è chiaro appunto se vada richiesta questa nuova autorizzazione (quella di cui parla Angie e che ha dato inizio a questa divagazione) anche se si intende solo acquistare beni da fornitori UE (mentre potremmo esserne esclusi per la prestazione di servizi come da link postato da Sandra). Insomma, in un modo o nell'altro, ne saremmo coinvolti praticamente tutti (?).

ciao
V.


 
Stefano Papaleo
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Autorizzazione operazioni intracomunitarie Jan 19, 2011

Prof. Angie G. wrote:

Sto litigando da 2 giorni con il commercialista, io dico che col regime dei minimi non si applica, lui dice di sì e da due giorni cerco link,

Grazie davvero glielo mando con un GRRRRRR e se mi dovesse leggere meglio!

Baah!

A proposito mi ha mandato (ieri) un'email che dice

"Con decreto legge 78/2010 per tutti coloro che hanno intenzione di effettuare acquisti o vendite di beni o servizi con operatori intracomunitari scatta l'obbligo di richiedere l'autorizzazione all'Agenzia delle Entrate per le operazioni intracomunitarie. Questa autorizzazione deve essere richiesta almeno 30 giorni prima dell'eventuale operazione intracomunitaria pena una sanzione da 258,00 a 2.065,00 euro."

Hai qualche link per questo? Scusami se approfitto ma non posso credere ad occhi chiusi a quello che mi dice (e cambierò), se leggessi coi miei occhi sare più tranquilla.

Grazie ancora:)


[Edited at 2011-01-11 21:12 GMT]


Sì anche il mio mi ha mandato comunicazione e devo incontrarlo per delucidazioni...

Intanto qui la fonte di tutto:
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/cosa_devi_fare/!ut/p/c4/04_SB8K8xLLM9MSSzPy8xBz9CP0os3gnA3-_4BCjYFe_UHcnA09Hd78wT2NHY3dvM_2CbEdFADbT_Z8!/?1dmy&urile=wcm:path:/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Richiedere/Partita%20IVA/Identificazione%20IVA%20Soggetti%20non%20residenti%20ANR3/Scheda%20Info%20ANR3/Autorizzazione%20per%20effettuare%20operazioni%20intracomunitarie/

Al solito la chiarezza è una perfetta sconosciuta... oltre alla totale assurdità del tutto... nel 2011 dover chiedere autorizzazione per lavorare con l'estero è pazzesco. E toglietela 'sta IVA!!!:)))


 
Valentina_D
Valentina_D  Identity Verified
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news Jan 20, 2011

Oggi ho chiamato il call center dell'Agenzia delle Entrate e se pur con molti dubbi e incertezze da parte dell'operatore sembra che l'autorizzazione vada richiesta anche da coloro che, attualmente in regime dei minimi, hanno aperto p. Iva prima del maggio 2010 (quindi anche le 'vecchie partite Iva') e anche solo per l'acquisto presunto di beni da fornitori UE. La motivazione sarebbe l'interpretazione estensiva del passaggio che recita "per gli operatori che, invece, hanno aperto partita Iva prim... See more
Oggi ho chiamato il call center dell'Agenzia delle Entrate e se pur con molti dubbi e incertezze da parte dell'operatore sembra che l'autorizzazione vada richiesta anche da coloro che, attualmente in regime dei minimi, hanno aperto p. Iva prima del maggio 2010 (quindi anche le 'vecchie partite Iva') e anche solo per l'acquisto presunto di beni da fornitori UE. La motivazione sarebbe l'interpretazione estensiva del passaggio che recita "per gli operatori che, invece, hanno aperto partita Iva prima del 31 maggio 2010, l’esclusione dal Vies è prevista per la mancata presentazione degli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni, delle prestazioni di servizi e degli acquisti intracomunitari di beni e servizi negli anni 2009 e 2010, oppure per il mancato adempimento degli obblighi dichiarativi Iva per il 2009."
Cioè siccome in regime dei minimi non si presentano gli Intra per la prestazione di servizi, allora si verrebbe automaticamente esclusi dal Vies qualora non si richiedesse quest'autorizzazione.

Comunque non sono del tutto convinta che sia effettivamente così data l'incertezza dimostrata dall'operatrice che mi ha detto, tra l'altro, che loro sono un call center generico e non possono fornire interpretazioni delle norme, ma solo indicare quali sono i riferimenti normativi.....

ciao ciao
V.
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