Angie G. wrote:
Ma è la stessa cosa che dico da 3 post, non capisco...
[Edited at 2010-12-02 17:14 GMT]
Angio, a me pare che stiamo parlando di cose diverse.
Hai scritto:
È proprio contro le norme della fatturazione internazionale aggiungere cosi interni nazionali in una fattura per l'estero, ovvero, io posso chiaramente fare al cliente estero un prezzo più elevato calcolando che poi sulla fattura dovrò pagare bolli e costi vari (ITALIANI), ma NON posso fare per l'estero una fattura ad esempio così:
Imponibile Euro 100,00
Inps 4% Euro 4.00
Irpef 20% Euro 20,00
Iva 20% Euro 20,00
Totale fattura Euro 104,00
A mio avviso, stai mischiando due cose che non c'entrano: ritenuta d'acconto e IVA da un lato, che non si applicano sulle fatture ad aziende estere, e rivalsa INPS dall'altro, che invece puoi tranquillamente indicare sulla fattura a cliente estero. Non mi risulta che ciò violi una qualche norma, il commercialista mi ha sempre rassicurata su questo.
Se a un cliente estero chiedi 104 euro, ovvero 100 euro + 4% INPS (105,81 se sei nel regime dei minimi, perché a me risulta che sulle fatture a clienti esteri la marca da bollo ci vada, ovviamente per imponibili superiori a 77,47 euro), puoi fare una fattura in cui indichi solo l'onorario di 104 (e poi la rivalsa la pagherai insieme al resto dei contributi INPS), oppure indicare in fattura il 4%.
Altro discorso è, invece, dire al cliente che il preventivo è 100 e poi fargli trovare in fattura 100 + 4% = 104. Ma su questo mi pare che siamo tutti d'accordo.
Spero di essermi spiegata meglio.
Claudia
[Edited at 2010-12-02 17:29 GMT]