Ritenuta d'acconto e tariffa traduzione Thread poster: Bruno Depascale
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Bruno Depascale Italy Local time: 01:24 Member (2009) English to Italian + ...
Salve a tutti,
Ho da poco inviato una fattura con ritenuta d'acconto ad un'agenzia italiana per la quale ho effettuato alcune traduzioni.
La tariffa che avevamo pattuito era di 0,08 € a parola.
In tale fattura ho eseguito il conteggio delle parole e al totale ho aggiunto il 20% di ritenuta d'acconto.
Il cliente mi ha però fatto notare che non dovevo "aggiungere" il 20% alla mia tariffa di 0,08 € a parola, bensì "detrarlo" (premetto che non avevamo pattuito una tari... See more Salve a tutti,
Ho da poco inviato una fattura con ritenuta d'acconto ad un'agenzia italiana per la quale ho effettuato alcune traduzioni.
La tariffa che avevamo pattuito era di 0,08 € a parola.
In tale fattura ho eseguito il conteggio delle parole e al totale ho aggiunto il 20% di ritenuta d'acconto.
Il cliente mi ha però fatto notare che non dovevo "aggiungere" il 20% alla mia tariffa di 0,08 € a parola, bensì "detrarlo" (premetto che non avevamo pattuito una tariffa lorda o netta).
Quindi la mia tariffa a parola anziché essere 0,08 € è divenuta 0,064 €.
Siccome anche un'altra agenzia italiana mi ha chiesto la stessa cosa, volevo chiedervi quanto segue:
1) Emettendo una fattura con partita IVA, il 20% di IVA e il 4% di Irpef va "aggiunto" o "detratto" dalla mia tariffa?
2) Emettendo una fattura con ritenuta d'acconto, bisogna detrarre il 20% dalla tariffa di traduzione pattuita?
3) Bisognerebbe ogni volta specificare se la tariffa di traduzione è al netto di IVA/ritenuta d'acconto?
Grazie mille per il vostro aiuto,
Bruno ▲ Collapse | | |
dipende dagli accordi | Apr 28, 2011 |
Ciao Bruno,
mi sono trovata anche io nella tua stessa situazione un po' di tempo fa e la soluzione me la sono trovata da sola: detrarre il 20% di r.a. dal mio compenso e mi sono ripromessa di specificare volta per volta per ogni progetto che il compenso è al netto delle tasse, altrimenti rischi di non ritrovarti più. Purtroppo una volta stabilito il compenso al cliente (es:0.08) non puoi dire dopo che quello che lui deve pagare è di più (0.010). Per fortuna queste sono rogne che capit... See more Ciao Bruno,
mi sono trovata anche io nella tua stessa situazione un po' di tempo fa e la soluzione me la sono trovata da sola: detrarre il 20% di r.a. dal mio compenso e mi sono ripromessa di specificare volta per volta per ogni progetto che il compenso è al netto delle tasse, altrimenti rischi di non ritrovarti più. Purtroppo una volta stabilito il compenso al cliente (es:0.08) non puoi dire dopo che quello che lui deve pagare è di più (0.010). Per fortuna queste sono rogne che capitano solo la prima volta.... poi capito il meccanismi.... stringi i denti e impara per le volte successive....
E tieni sempre presente che per fatture indirizzate all'estero questo meccanismo di IVA non esiste.
Emanuela ▲ Collapse | | |
1) in genere le tariffe concordate sono al lordo di ritenuta d'accordo, e al netto di IVA e di rivalsa INPS (non IRPEF....).
Questo anche per comodità tua perché altrimenti dovresti cambiare tariffa per clienti italiani sostituti d'imposta e privati o con sede all'estero.
2) la domanda non ha senso. la ritenuta d'acconto è un anticipo sulle tasse che in ogni caso dovresti pagare. se non ti viene pagata alla fonte (come con i privati o con i clienti esteri) in ogni caso la ... See more 1) in genere le tariffe concordate sono al lordo di ritenuta d'accordo, e al netto di IVA e di rivalsa INPS (non IRPEF....).
Questo anche per comodità tua perché altrimenti dovresti cambiare tariffa per clienti italiani sostituti d'imposta e privati o con sede all'estero.
2) la domanda non ha senso. la ritenuta d'acconto è un anticipo sulle tasse che in ogni caso dovresti pagare. se non ti viene pagata alla fonte (come con i privati o con i clienti esteri) in ogni caso la dovrai pagare nelle tasse. nessuno ti toglie niente né ti dà niente con la ritenuta d'acconto.
3) sarebbe una buona idea
Scusa una domanda, ma in 5 anni di esperienza (come da tuo profilo) un commercialista, no?
[Modificato alle 2011-04-28 10:33 GMT] ▲ Collapse | | |
Bruno Depascale Italy Local time: 01:24 Member (2009) English to Italian + ... TOPIC STARTER Grazie mille per le vostre risposte! | Apr 28, 2011 |
Quindi ricapitolando: aprendo la P. Iva potrò applicare la mia tariffa alla quale aggiungere il 20% di IVA + 4% INPS, mentre lavorando con ritenuta d'acconto dovrò detrarre il 20% dalla mia tariffa.
In ogni caso, una volta aperta la P. Iva sarà sempre meglio specificare che la tariffa è al netto di IVA e INPS.
Finora ho lavorato con agenzie estere per cui tale problema non si era mai presentato..
Grazie ancora,
Bruno | |
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Bruno Depascale wrote:
Quindi ricapitolando: aprendo la P. Iva potrò applicare la mia tariffa alla quale aggiungere il 20% di IVA + 4% INPS, mentre lavorando con ritenuta d'acconto dovrò detrarre il 20% dalla mia tariffa.
No, la RdA prescinde dalla partita IVA, dipende dal cliente e tu dovresti applicare sempre la stessa tariffa.
O meglio, la tua tariffa dovrebbe prescindere dalla RdA.
Però sarebbe opportuno che tu consultassi un commercialista o almeno ti documentassi accuratamente al riguardo, altrimenti se non sei cosciente dei tuoi oneri fiscali, le tue tariffe rischiano di essere tirate a caso e rischi di fare degli errori che poi di fronte al fisco potrebbero costarsi sanzioni severe.
Poi, insomma, forse conoscere la differenza tra IVA, IRPEF, INPS e RdA, non è fondamentale per fare una fattura. Vedi tu. | | |
Silvia Prendin Italy Local time: 01:24 Member (2009) English to Italian + ... Tariffa alleggerita o invariata? | Apr 28, 2011 |
Bruno Depascale wrote:
Finora ho lavorato con agenzie estere per cui tale problema non si era mai presentato.
Con il cliente estero, il 20% di tasse è a carico tuo, da pagare con la dichiarazione dei redditi (presumibilmente 730). Quindi a livello di tariffa non cambia nulla, sempre 6,4 centesimi di euro a parola ti spettavano. Quindi dov'è il problema?
[Edited at 2011-04-28 11:38 GMT] | | |
dropinka (X) Italy English to Italian + ... che c'entra l'IVA? | Apr 28, 2011 |
EMANUELA ROTUNNO wrote:
E tieni sempre presente che per fatture indirizzate all'estero questo meccanismo di IVA non esiste.
Emanuela, cosa c'entra l'IVA?
Stiamo parlando di ritenuta d'acconto, ovvero imposte (o parte di esse), la quale si applica a clienti italiani che possano fungere da sostituti d'imposta, cioè versare la ritenuta all'erario per noi. Mi riferisco alle aziende e ai titolari di partita IVA. Nel caso di fatture a privati, la ritenuta ce la versiamo da soli, ma a livello di conti non cambia nulla.
Nel caso di fatture a clienti esteri, non si applica l'IVA solo se sono aziende e liberi professionisti. Se sono privati, l'IVA si applica eccome. In nessun caso, però, si applica la ritenuta d'acconto a clienti esteri... Ma quel 20% lo si paga comunque!
Claudia | | |
Laura Gentili Italy Local time: 01:24 Member (2003) English to Italian + ...
Bruno Depascale wrote:
3) Bisognerebbe ogni volta specificare se la tariffa di traduzione è al netto di IVA/ritenuta d'acconto?
Nel nostro settore le tariffe si intendono normalmente al netto di IVA e al lordo della ritenuta d'acconto. L'IVA infatti la versi tu. La ritenuta d'acconto la versa il cliente (sostituto d'imposta) per tuo conto. | |
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A priori le tariffe non sono nè nette nè lorde di alcunchè bensì sono quelle che vengono esattamente concordate con tutte le dovute specifiche del caso. La mancanza di un accordo in tal senso per disattenzione, fretta o altro (può capitare a tutti) fa sì che ognuno tenti di portare l'acqua al proprio mulino. | | |